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STORIA

Allo scadere dell’armistizio che ha interrotto la guerra del ‘48 con l’Austria, il 20 marzo del 1849, le forze piemontesi, circa 85.000 uomini con poco più di un centinaio di cannoni, sono posizionate intorno a Novara e Trecate, pronte a varcare il fiume Ticino spingendosi verso Milano, nel tentativo di riconquistarla e sollevare la popolazione del Lombardo-Veneto contro l’occupante.

 

Il feldmaresciallo Radetzky, comandante in capo delle forze austroungariche, che nel 1849 ha ormai 83 anni, concepisce un piano audace: concentrare tutte le sue forze, circa 75.000 uomini con oltre 200 cannoni, proprio intorno a Pavia, pronto a sua volta a varcare il Ticino per spingersi rapidamente all’interno del territorio avversario, cercando l’esercito sardo per affrontarlo in una battaglia decisiva…

 

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FONTI

Michael Embree

Radetzky's Marches. The campaigns of 1848 and 1849 in upper Italy

Augusto Pinelli

Storia militare del Piemonte

J. Radetzky

Relazione ufficiale del Maresciallo Radetzky sull’ultima

campagna d’Italia

Piero Pieri

Storia militare del Risorgimento Italiano

 

Alexandre le Masson

Storia della campagna di Novara del 1849

Roma, Provveditorato generale dello Stato, 1928

La campagna del 1849 nell'alta Italia

M. Scardigli

Le grandi battaglie del Risorgimento

C. Promis

Considerazioni sopra gli avvenimenti militari del marzo 1849,

scritte da un ufficiale piemontese

Di Capriglio

La campagna del mese di marzo 1849 

Alfonso La Marmora

Un episodio del Risorgimento italiano 

A. Jones

The art of war in the western world

 

Girolamo Ulloa Calà

Guerre de l’indipendance italienne 1848-1849

Luigi Scalchi

Storia delle guerre d’Italia dal 18 marzo 1848 al 28 agosto 1849

A. Celi

Le grandi battaglie del Piemonte Sabaudo

Massimo Zoppi

La Spada di Radetzky

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